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I benefici della conformità RoHS UE per l'accesso ai vari mercati
La salute è direttamente legata a quella dell’ambiente. Dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo fino al terreno che coltiviamo, gli esseri umani hanno bisogno di un ambiente sano. Dall’attenzione per la salute umana e per i problemi ambientali scaturisce l’attenzione verso le sostanze pericolose, tra cui metalli pesanti, ritardanti di fiamma e ftalati. Tali sostanze possono avere un impatto negativo sulla salute e sull’ambiente durante le varie fasi del ciclo di vita di un prodotto, dalla produzione fino al suo smaltimento. Poiché la protezione delle persone e dell’ambiente è sempre più importante per i consumatori e per le imprese, molti governi hanno introdotto normative in materia di tutela ambientale. Tali norme aiutano a regolamentare l’utilizzo di queste sostanze in numerose categorie di prodotti, tra cui le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).
Tra le norme introdotte per regolamentare la presenza di sostanze pericolose nelle AEE in Europa, la Direttiva sulla restrizione di sostanze pericolose (RoHS) dell’Unione Europea (UE) è la normativa più diffusa. La conformità alla direttiva RoHS UE è parte della marcatura CE ed è richiesta a tutti i produttori di AEE che desiderano vendere o distribuire prodotti all’interno del mercato europeo. Regolamenti analoghi sono previsti in vari Paesi del mondo. Sebbene la RoHS e altri regolamenti siano di fondamentale importanza per la salute di tutti, essi introducono nuove sfide per i produttori e per i loro partner della supply chain.
Il raggiungimento e il mantenimento della conformità alla Direttiva RoHS UE richiede risorse dedicate, due diligence e un’approfondita conoscenza dei requisiti di ogni mercato.
Comprendere la RoHS: restrizioni e requisiti di base
La Direttiva RoHS 2002/95/CE è stata pubblicata per la prima volta dall’Unione Europea nel 2002. Questa Direttiva ha limitato l’utilizzo di sei sostanze pericolose presenti nei prodotti elettrici ed elettronici: piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenile polibromurato (PBDE). I prodotti contenenti una qualsiasi delle sostanze elencate non potevano essere immessi sul mercato europeo se la presenza di una delle sostanze superava le soglie specificate (fino allo 0,1% per tutte le sostanze, ad eccezione del cadmio, limitato allo 0,01%). Tuttavia, la RoHS UE è stata ideata come un requisito in continua evoluzione, che possa rispondere ai potenziali pericoli di nuovi prodotti immessi sul mercato e alle più recenti scoperte scientifiche. Infatti, nel 2011, la Direttiva 2011/65/UE ha introdotto la RoHS 2 che ha sostituito la Direttiva 2002/95/CE.
In particolare, la RoHS 2:
- Amplia la portata dei requisiti a tutte le AEE, ai cavi e ai pezzi di ricambio. La Direttiva si applica alle AEE che rientrano nelle categorie indicate nell’Allegato I; una definizione completa di AEE è contenuta nell’Articolo 3 della Direttiva.
- Fornisce uniformità con le altre normative dell’UE.
- Aggiunge quattro ulteriori sostanze al regolamento: ftalato di bis(2-etilesile) (DEHP), benzilbutilftalato (BBP), dibutilftalato (DBP) e diisobutiliftalato (DIBP), a seguito di un’integrazione nel marzo 2015 mediante la Direttiva delegata 2015/863/UE della Commissione.
La Direttiva RoHS 2 (più comunemente nota ancora come RoHS) rimane la normativa più attuale, ma nel febbraio 2022 la Commissione UE ha aperto una consultazione pubblica per rivederne e aggiornarne i requisiti. L’obiettivo della consultazione è stato quello di semplificare e aumentare l’efficienza delle regole attuali, migliorarne l’applicazione, affrontare il problema dei rifiuti di AEE e garantire l’armonizzazione in tutto il mercato dell’UE. Inoltre, sono in corso discussioni per l’aggiunta di sette nuove sostanze.
Esenzioni RoHS
Oltre alle restrizioni, la direttiva RoHS UE prevede anche un elenco di esenzioni (Allegati III e IV della Direttiva) per le applicazioni che non prevedono un sostituto adeguato per la sostanza. Ad esempio, il mercurio nelle lampade fluorescenti o il cadmio e i suoi composti nei contatti elettrici per alcune categorie di AEE.
Queste esenzioni vengono costantemente riviste per stare al passo con nuovi prodotti, con tecnologie in evoluzione e scoperte o sviluppi che potrebbero portare a sostituzioni. I produttori possono anche richiedere un’esenzione fornendo dettagli sulla necessità dell'uso della sostanza pericolosa.
Come gestire la conformità RoHS
La RoHS prevede che i produttori di AEE preparino dichiarazioni di conformità e appongano la marcatura CE sui prodotti finiti per effettuare una valutazione di conformità e dimostrare la conformità. I produttori devono sviluppare la documentazione tecnica ed eseguire una procedura di controllo interno della produzione (Modulo A, Allegato II, Decisione 768/2008/CE). È inoltre obbligatorio redigere un documento tecnico che illustri il metodo di verifica della conformità di un prodotto. La Commissione Europea ha sviluppato uno standard armonizzato relativo alla documentazione tecnica necessaria per la presunzione di conformità: EN IEC 63000:2018.
I produttori possono dimostrare la conformità attraverso dichiarazioni del fornitore e dei materiali, accordi contrattuali, risultati di test analitici o una combinazione di questi metodi. Sebbene non esista un metodo prescrittivo, gli standard IEC 63000, IEC 62321-2 Allegato B e lo standard IEC TR 62476 possono essere impiegati come guida per realizzare una corretta valutazione della conformità alla RoHS e una valutazione del rischio.
I passaggi chiave di una valutazione RoHS
In genere, una valutazione approfondita prevede tre fasi:
- Valutazione dei materiali – Determina quali materiali e componenti possono contenere le sostanze pericolose elencate e assegna un livello di rischio.
- Valutazione del fornitore – Determina l’affidabilità e l’accuratezza delle informazioni fornite dal fornitore e assegna un livello di rischio. Questa è un’opportunità per incrementare la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni per tutti gli attori della supply chain.
- Valutazione finale – Incrocia le valutazioni dei materiali e del fornitore. Tale valutazione finale deve includere anche i processi di produzione, dal momento che alcuni processi potrebbero aggiungere sostanze al prodotto finito. La saldatura, ad esempio, può aggiungere piombo e dare luogo a una non conformità del prodotto finito.
In tutti i casi, una corretta valutazione in accordo alla RoHS UE è un processo complesso che dovrebbe avere inizio nelle prime fasi di progettazione di un prodotto e continuare fino alla fine del suo utilizzo, incluso il suo smaltimento.
Come affrontare le restrizioni globali in tema di sostanze pericolose
Il regolamento RoHS UE è stato il primo regolamento in materia di sostanze pericolose in Europa, ma normative simili esistono in molti altri Paesi, tra cui il Regno Unito, la Corea del Sud, la Cina, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e il Giappone. Tuttavia, questi regolamenti non sono identici tra loro. Ad esempio, la RoHS della Saudi Standards, Metrology and Quality Organization (SASO) condivide le stesse sostanze e gli stessi limiti originali della RoHS UE, ma non include gli ftalati.
Esistono ulteriori regolamenti da tenere in considerazione per i prodotti che saranno immessi sul mercato globale. Tali regolamenti e direttive condividono gli stessi obiettivi generali, ovvero la protezione della salute umana e dell’ambiente, ma i loro focus specifici differiscono. Ad esempio:
- La Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) – Mira a prevenire i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e a promuovere l’utilizzo efficiente delle risorse e il recupero delle materie prime nell’UE.
- Il Regolamento per la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) – Copre praticamente tutte le sostanze (pericolose e non pericolose) prodotte, importate e utilizzate all’interno dell’UE, ma non riguarda i rifiuti.
- Il Regolamento sugli inquinanti organici persistenti (POP) – Identifica le sostanze altamente stabili nell’ambiente naturale, ma tossiche se accumulate negli animali. Questo regolamento riguarda l’UE e si applica ad una gamma più ampia di sostanze rispetto a quelle della RoHS UE. I regolamenti sui POP sono applicati a livello di singola sostanza, miscela e articolo.
- La California Proposition 65 (Cal Prop 65) – Una legge della California, Stati Uniti, volta a proteggere i residenti e le fonti di acqua potabile dalle sostanze chimiche identificate dallo Stato della California (OEHHA) come causa di cancro, disabilità congenite o altri danni al sistema riproduttivo e a informare i cittadini sulla loro potenziale esposizione.
Indipendentemente dal mercato di vendita di un prodotto, non è mai stato così importante per i rivenditori e i produttori capire di cosa sono fatti i loro prodotti e in che modo tali sostanze e componenti possono influire sulla conformità, la circolarità, la sostenibilità e la salute umana e ambientale.
UL Solutions può darti supporto nel processo di conformità ROHS
I produttori che vendono i loro prodotti in più mercati devono tenere conto di una serie di regolamenti che vanno dalla sicurezza alle prestazioni, fino alla conformità chimica. Anche se si punta a un solo mercato, la gestione dei diversi requisiti di vari standard richiede competenze e risorse dedicate.
UL Solutions ti aiuta ad affrontare le sfide della conformità alla RoHS e a gestire potenziali rischi. Che si tratti di testare i prodotti e i materiali, di analizzare i materiali all’interno dei prodotti per determinarne la conformità o di perseguire una combinazione di entrambi gli approcci, siamo in grado di supportarti con la nostra ampia gamma di servizi, tra cui:
- Test sui prodotti e sui materiali – La nostra rete globale di laboratori accreditati è in grado di effettuare test per tutti i requisiti della RoHS. Oltre a verificare la conformità dei tuoi prodotti ai requisiti della RoHS, potrebbe essere opportuno testare anche altri requisiti al fine di coprire un elenco più ampio di mercati e normative in materia di sostanze chimiche. La creazione di un programma di test chimici con UL Solutions e l’adozione di un approccio basato sul rischio aiutano i produttori e i rivenditori di prodotti elettrici ed elettronici a effettuare test per più normative contemporaneamente.
- Certificazione – UL Solutions aiuta ad ottenere le certificazioni richieste per mercati specifici, tra cui Unione Europea, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e molti altri.
- Software di gestione dei dati chimici che analizzano le informazioni sui materiali rispetto ai requisiti RoHS.
- Software di raccolta dati per raccogliere e gestire i dati sui materiali e gli articoli utilizzati nello sviluppo e nella produzione degli articoli.
- Servizi di consulenza normativa, tra cui sviluppo di politiche sulle sostanze chimiche, creazione e revisione di documenti normativi ed etichettature, report di preparazione all’accesso ai vari mercati e occasioni di formazione in materia di RoHS.
- Software di automazione e contenuto normativo per la creazione di tutti i documenti relativi alla conformità normativa (creazione di schede di sicurezza, report, etichettature).
L’evoluzione delle normative, i diversi requisiti regionali e la crescente attenzione alla salute umana e all’impatto ambientale evidenziano l’importanza di avvalersi di un partner affidabile per effettuare test, ispezioni e certificazioni. Facilitando il processo in ogni sua fase, UL Solutions può diventare un partner prezioso e aiutarvi a rimanere competitivi e a facilitare l’accesso al mercato globale.
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